Quando diventi genitore non è da tutti pensare che quel bambino che hai tra le braccia è la tua ragione di vita.
Dalla gioia che stai provando, non ti rendi conto di quello che potresti passare, notti insonni, corse continue, ansie, ma non ti importa perché lui o lei è lì, vedi che sta bene e ti riempie il cuore di gioia e sai già che per quel piccolo essere farai e darai tutto ciò che tu stessa/o potrai dare.
Non pensi alle spese che un domani dovrai affrontare, ma pensi solo a farlo crescere forte e sereno. Come non pensi neanche alla stanchezza che si sta accumulando in te perché la risposta è una “se ha bisogno di me, io ci sarò in qualsiasi momento”
Ecco, ciò che provo per i miei figli, sacrifici, corse, ansie, preoccupazioni e la loro felicità.
Una malattia non mi ferma, soni esausta, ma continuo a correre. Vorrei fermarmi, ma non posso.
Il rapporto tra sincerità, rispetto e disponibilità è essenziale, così vorrei che crescessero ed è così che sto provando ad insegnarlo.
Nulla in cambio, nulla d’obbligo, ciò che si fa deve essere fatto dal cuore senza secondi fini.
Ed è così che ho capito l’amore per i miei figli e anche se diverso, un pó di amore e disponibilità ne hanno bisogno tutti