Il farmaco

Da ieri mi sto riprendendo, stanotte sono riuscita a dormire finalmente e anche se dormivo male da due giorno, devo ammettere che durante la giornata si sentono ugualmente.

Lunedì, ore 8 ospedale. Routine semestrale della mia cura e che dire, 5 ore di endovena per curarmi anzi, diciamo per controllare la malattia.

Esami standard per valutare la temperatura corporea e poi via, si parte.

Partenza con cortisone, durata circa una mezz’ora scarsa e poi farmaco di cui la durata sono 4 ore. 600 cc di Ocrelizumab e per concludere un lavaggio di fisiologica.

Visita neurologica per valutare e capire i procedimenti della cura e poi finalmente a casa. Routine continua, è solo questione di abitudine.

Devo ammettere che il reparto neurologico di Parma presta molta attenzione ai pazienti. Infermieri di compagnia, dottori che ogni tot di tempo vengono a controllare come stai ecc.

La cosa che mi ha colpito è che per la prima volta, durante il farmaco non ho avuto reazioni. Ad agosto 2023 mi hanno dovuto diminuire la velocità perché il naso cominciò a prudenti ed era straziante, ma questa volta nulla è andato tutto liscio.

Finito il farmaco passiamo agli esami standard di cui la risonanza magnetica. Esame che detesto, ma per fortuna devo farlo una volta all’anno e quindi va più che bene. Tra un mese prelievo, tra 5 mesi altro prelievi più urine. Tra maggio e giugno risonanza e altra visita neurologica post farmaco.

Il neurologo mi ha detto che mi contatterà una psicologa per valutare il mio stato di concentrazione. Mi sento un pó una cavia perché il farmaco che usano su di me è un esperimento uscito nel 2018 e devono valutare se funziona e se posso dare una mano, lo faccio più che volentieri.

Ad oggi sto bene, rispondo a lunedì stesso che ero completamente o quasi completamente stordita, oggi sono in formissima.

Curativi, abbiate cura di voi, fatevi belli se vi piace, amatevi perché qui ci siamo una sola volta e abbiamo il dovere di star bene con noi stessi!!

2 risposte a “Il farmaco”

  1. Guarda che la tua testimonianza aiuta anche chi è in forma,a giudicarsi stupido e superficiale perché si lamenta del malanno da niente o di salute o di cose.

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  2. Non lo so, sicuramente ognuno ha le sue critiche e c’è chi porta più rabbia e chi meno. Io da quando ho scoperto che questa malattia maledetta non è ereditaria e tanto meno contagiosa, ho visto la luce. Ho pensato ai miei bambini che sono al sicuro e che io devo continuare a vivere per portare. Da quel momento vivo la vita in modo opposto a come la vivevo. Ironia, va male amen vado avanti prima o poi finirà ecc. Spero davvero di trasmettere la forza e il coraggio a tutte le persone e soprattutto quelle persone più fragili che fanno più fatica.

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