E quando non hai mai avuto autostima di te, perché non si sa, sai solo che non ti reputi in gamba e se te lo dovessero dire ringrazi, ma ti soffermi a riflettere e il primo pensiero che ti fai è che sono solo fesserie per farti contenta.
Anni dietro un sorriso che a volte poteva essere vero, ma dietro c’era una ferita aperta che ti uccideva lentamente.
I giorni passano, diventano anni e oggi sei forte, più forte che mai, continui a ripeterti che le persone ti prendono in giro, non riesci a credere alle loro parole, ti sminuisci da sola perché sai che hai ragione, anzi, pensi di avere la ragione.
Poi apri gli occhi, ci provi, non sei libera come vorresti, non ti ritieni come ti definiscono, ma ti cercano perché dicono che sei brava a fare il lavoro che fai, ti fa un piacere immenso, ma sei sempre sulle tue perché non ti fidi del tutto, la paura di avere altre delusioni come in passato è troppo forte.
I giorni passano, i mesi anche e ad oggi, ti cercano sempre di più, le persone sparlano perché? Non ti dai risposta e ti dispiace perché non stai gareggiando con nessuno, non è una sfida, tu sei così perché sei cresciuta con l’aiutare gli altri senza chiedere aiuto, hai tutto o quasi tutto sulle spalle e cerchi di avere sottocontrollo la situazione, ci provi almeno, ma sai che è impossibile però non ti butti giù e non lo dai a vedere, vai avanti a testa alta e ti guardi intorno.
Sorrisi, quei sorrisi, quelle voci che ti chiamano, quelle persone che ti fanno complimenti continui, uno dietro l’altro finché ti svegli e quel pensiero ricorrente che ti blocca e non ti lascia andare, quella vocina nella tua testa fastidiosa che dice “attenta, ti prendono in giro” e oggi mi chiedo, perché non si può essere tranquilli e sereni decidendo di aiutare le persone che cercano aiuto senza secondi fini? Perché bisogna fare complimenti e poi il comportamento sembra indifferente? Perché non esiste la sincerità dei fatti e delle parole?
Vivrò sempre con la paura delle prese in giro nei miei confronti, vivrò con la mia solitudine perché non ho mai la certezza di essere circondata da persone che mi “amano” davvero per come sono, quegli amici che ho lì conto su una mano e loro per me, ci sono sempre stati, ma quando vado in giro, ho paura, ho paura di essere incompresa e da lì una tragedia o quasi.
Continuerò la mia solitudine aiutando gli altri e mi nasconderó dietro un sorriso per far capire che neanche un uragano deve buttarti giù e che puoi contare sempre su te stesso.
Se hai paura, non parlare, ma sorridi sempre perché il “nemico” gode vederti soffrire.