Ognuno di noi ha uno scheletro nell’armadio; non ne parliamo, ma sappiamo che c’è, e probabilmente ce ne vergogniamo. Potremmo definirla debolezza, ma sappiamo che quello scheletro resterà costudito per sempre. Ad oggi, viviamo la vita come se non avesse fine. Siamo sicuri di svegliarci l’indomani e ci prepariamo a concludere il giorno presente per vivere quello successivo. Il tragitto del sonno si potrebbe definire attimo di morte? Chi lo potrà mai sapere. Dal mome nto in cui il soggetto è venuto al mondo, era già predisposto a fare un tipo di vita, pur provando a rallentare l’algoritmo, ciò che è stato già scritto sarebbe dovuto accadere. Noi siamo solo la pedina di una scacchiera, non abbiamo scelto di nascere, non sceglieremo quando morire e non sceglieremo realmente come vivere. Il destino è solo uno e noi non sapremo mai cosa ci aspetta un domani.

Questo volevo condividerlo, fa parte del mio ultimo scritto. Vi siete mai domandati chi vorreste essere, ma non riuscite ad essere ciò che vorreste può provando e riprovando si è sempre al punto di partenza. Vi siete mai chiesti perché la vita è così bella, ma succedono sempre troppe disgrazie? Vi siete mai fatti la domanda più stupida del tipo, perché sedia si chiama sedia? Quante domande senza risposta abbiamo ognuno di noi e allora perché dobbiamo soffermarci ai pettegolezzi verso qualcuno se è bello o brutto se è ricco o povero se è famoso o meno.. godiamoci la vita perché non sapremo mai quando finisce